Le lire italiane sono andate in pensione, dal corso legale, nel 2002, con l’entrata in vigore dell’euro. Da allora l’economia italiana è molto cambiata e oggi c’è chi rimpiange la vecchia moneta che, si diceva, quando c’era eravamo tutti più ricchi. Effettivamente, se alla fine degli anni ’90 con 20.000 lire potevi tranquillamente andare a mangiare una pizza fuori, con tanto di bibita e patatine, oggi con 10 euro riesci a comprare solo la pizza, ma non sempre.
Benché oggi non possa più essere usata per fare acquisti, la lira italiana non ha smesso di valere e, oggi, alcuni esemplari degli anni passati possono valere una piccola fortuna. Vediamo quali sono le lire che valgono di più oggi, a condizione che siano ben conservate.
La 100 lire del 1955. Si tratta di un esemplare dal valore notevole, che senza graffi e senza usura può valere anche fino a 1.200 euro. Anche la 50 lire dell’epoca, precisamente del 1958, oggi può valere fino a 2.000 euro, ovviamente sempre a seconda dello stato di conservazione.
Torniamo ancora un po’ indietro nel tempo, con la 5 lire, che molti di noi non ricordano e che, tra gli anni ’80 e ’90 non c’erano più in giro. Ebbene, una 5 lire del 1956 può arrivare a valere fino a 2.000 euro, partendo da un minimo di 50, anche in questo caso bisogna considerare lo stato di conservazione.
Una vera rarità è, invece, la 10 lire del 1947, per la quale un esemplare ben conservato arriva a valere anche fino a 5.000 euro.
Come fare con le vecchie lire?
Se avete ancora delle lire messe da parte, potrebbe essere finalmente arrivato il momento di rispolverarle un po’. Aprite il cassetto e andate alla ricerca di questi esemplari che, se fiori di conio, potrebbero valere molto, come abbiamo visto.
Con il termine di “fior di conio” si intende quell’esemplare praticamente perfetto, come se fosse appena uscito dalla Banca d’Italia (l’istituto che si occupava della stampa delle nostre monete nazionali). In alcuni casi, a seconda del modello della moneta e dell’anno, si può raggiungere un valore elevato anche se non si raggiungere proprio la conservazione perfetta, in virtù della rarità della tiratura.
Da considerare anche la richiesta del mercato, perché una moneta può anche essere rara, ma se non ha richiesta da parte dei collezionisti vale molto poco. Per fare un esempio, a parità di tiratura varrà di meno rispetto a quelle dei regni precedenti.
Non conta affatto l’antichità della moneta, se guardiamo al fatto che ancora oggi si possono comprare monete che vanno indietro di secoli, a pochi soldi, e che, invece, la 10 lire del 1947 (neanche 70 anni fa) vale fino a 5.000 euro.
Infine, chiudiamo nell’indicarvi di fare attenzione alle monete che si credono erroneamente di valore, come la 1.000 lire con i confini tedeschi sbagliati: vale solo 52 centesimi, ma oggi è buona solo per le collezioni perché il Decreto Monti non l’ha resa più cambiabile, e la 500 lire d’argento con le vele messe controvento.
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